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Giancarlo Baronti

“LA REALTA DEL CORPO DOPO LA MORTE. DATI FOLCLORICI UMBRI”

SINTESI DELL’ INTERVENTO DEL PROF. GIANCARLO BARONTI

Nella concezione popolare profonda che si rivela nei dettagli dei rituali funebri e nel contatto onirico, la morte biologica non prelude ad una esistenza puramente culturale, l’aldilà folclorico non sembra essere molto dissimile dal mondo quotidiano in cui l’individuo ha condotto la propria esistenza terrena. Gli oggetti inseriti all’interno della bara, le “richieste” assillanti che i morti esprimono in sogno ai superstiti mostrano che la vita ultraterrena si articola su un fantasma somatico dotato di spessore materiale.

GIANGARLO BARONTI

Giancarlo Baronti è professore di Storia delle tradizioni popolari presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia. Dal giugno 1987 al giugno 1996 ha ricoperto l’incarico di direttore scientifico del Centro di ricerca e documentazione sull'artigianato dei ferri taglienti di Scarperia (Fl). Dal settembre 1993 ricopre l’incarico di direttore scientifico del Museo della pesca del Iago Trasimeno di San Feliciano (Magione, PG) del quale ha curato, in collaborazione con l’A.L.L.I. (Atlante Linguistico dei Laghi italiani), l’allestimento della nuova sede. Dal dicembre 2002 ricopre l’incarico di presidente del Centro di documentazione delle tradizioni popolari di Città di Castello.

Attività scientifica:

L’attività di ricerca scientifica si è progressivamente orientata verso l'analisi dei processi culturali connessi alle dinamiche del controllo sociale e della criminalità nella nostra società, sia in epoca moderna sia in epoca contemporanea.

Dal 1995, nell’ambito di una ricerca finanziata dal C. N. R. (Strumentazione metodologica e tecnica per la catalogazione/schedatura di oggetti del patrimonio popolare tradizionale riferito alla protezione magico-religiosa di persone e beni) e per incarico dell’Istituto di Etnologia e antropologia culturale cui afferiva prima dell’istituzione del Dipartimento Uomo & Territorio, ha provveduto alla catalogazione e alla schedatura informatica della collezione di amuleti raccolta, tra fine Ottocento e inizi Novecento, da Giuseppe Bellucci e conservata presso il Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria di Perugia. Nel luglio 2000 ha curato l’esposizione permanente di oltre duemila oggetti di provenienza italiana e di interesse demologico che costituiscono la parte più importante della collezione.

Pubblicazioni:

La funzione dello stereotipo del criminale nell’ambito dei processi di controllo sociale, "La Questione Criminale", IV, 2, maggio-agosto 1978, pp. 253-294

Sociology of Law and the Problematic of the Social Sciences in Italy (in collaborazione con Tamar Pitch), "Law and Society Review", XII, 4, Summer 1978, pp. 655-684

Omicidio e mutamento sociale. Ipotesi per una ricerca sui reati di sangue nell’Umbria post-unitaria, "Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di Perugia", Nuova serie vol. II, sezione seconda: studi storico-antropologici, 1978-79, 23 pp.

I segni del potere. Fenomenologia dell’ archivio giudiziario, "La Questione Criminale", VI, 1, gennaio-aprile 1980, pp. 47-62

Pratiche terapeutiche spettacolari nel rito dell’ esecuzione capitale, pp. 125-148 in Vitale Marina - Scafoglio Domenico (curatori) La piazza nella storia: eventi, liturgie, rappresentazioni, Atti del convegno, Salerno, dicembre 1992, Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 1996, 422 pp.

Credenze e pratiche relative alla protezione magico-religiosa contro il fulmine e la grandine dalla collezione di amuleti "Giuseppe Bellucci”, pp. 39-89 in "..né porcherie né acque rie.." Forme di protezione magico -religiosa contro il fulmine e la grandine dalla collezione di amuleti "Giuseppe Bellucci", Catalogo della mostra a cura di Giancarlo Baronti (Perugia l2 aprile - 14 maggio 1995), Perugia, Volumnia Editrice 1995, 91 pp.

Santuari e luoghi di culto mariano attorno al Iago Trasimeno, pp.311-338 in Itinerari del sacro in Umbria, a cura di Mario Sensi, Firenze, Octavo, 1998

La cultura popolare e tradizionale, pp. 51-59 in Umbria, Guida rossa del Touring Club Italiano, Milano Touring Editore, 1998

Dal paese della fame alla città di Cuccagna. Penuria e abbondanza alimentare nel mondo popolare rurale in Umbria, pp. 9-29 in Umbria. Sapori e saperi, Perugia, Regione dell’Umbria, 1999

Le sembianze del male. Precarietà della presenza umana e risorse di salvezza, Catalogo della mostra a cura di Giancarlo Baronti (Corciano 5-26 agosto 2000), Perugia, 2000, 118 pp.

Paul Scheuermeier. Parole e cose dell’ Umbria contadina (I924-I930), a cura di Giancarlo Baronti e Carla Gambacorta, Foligno, Editoriale Umbra, 2000, 160 pp.

La morte in piazza. Opacità della giustizia, ambiguità del boia e trasparenza del patibolo in età moderna, Lecce, Argo, 2000, 416 pp.

Le macchine del santo. Allegoria e tradizione nei Pugnaloni di Allerona, Terni, Provincia di Terni, 2001, 64 pp.